Speranza e timore, l’arrivo del nuovo anno

Eccoci finalmente arrivati all’inizio del nuovo anno. Immancabilmente arriveranno, e sono già arrivate, alcune previsioni su quello che ci aspetterà nei prossimi 365 giorni. Si parla di tutto: dalla politica italiana a quella estera, dal meteo alla finanza, dallo sport alla scuola. Quest’anno però abbiamo un fattore di incertezza nuovo, mai sperimentato prima: la pandemia globale.

Ecco allora che, a differenza degli anni passati, diventa complicato fare programmi, progetti… persino pensare e scrivere i famosi buoni propositi sembra un’utopia in un momento in cui non si sa cosa aspettarsi neanche dal futuro immediato.
Come mai con l’arrivo del 2021 e il passaggio da un anno all’altro, insieme alla speranza, è aumentato anche il timore per quello che verrà?

Le previsioni ci trasmettono sicurezza

Ve lo spiego subito.
Le previsioni hanno la capacità di ordinare e semplificare la nostra realtà e ciò che non conosciamo e non possiamo conoscere, riducendo le risorse cognitive necessarie per conoscere o immaginare qualcosa di ignoto e di conseguenza sono in grado di tranquillizzarci, rassicurarci.

In secondo luogo, previsioni e propositi sono in grado di generare l’effetto Pigmalione, la cosiddetta “profezia che si autorealizza”. Questo indica che gli essere umani sono facilmente influenzabili a seconda delle informazioni in loro possesso. Una previsione positiva ha quindi il potere di influenzare positivamente le azioni degli individui perché tenderanno a confermare tali “congetture”.

Ecco spiegato semplicemente perché l’impossibilità di pianificare e prevedere cosa succederà nei prossimi mesi, settimane e giorni ci getta in una condizione di sconforto. Quello che noi possiamo e dobbiamo fare è reagire. Fare previsioni e progetti per quanto riguarda ciò che è in nostro potere, ciò su cui abbiamo un’influenza nel nostro piccolo.
Questo ci aiuterà a gestire la paura e trovare un po’ di speranza per l’anno appena iniziato, allontanando ansie e paure.

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