La bellezza è dentro di noi, nel modo in cui osserviamo il mondo

Qualche giorno fa, una conversazione avvenuta con mia figlia mi ha fatto riflettere sull’importanza del nostro approccio al mondo e sul saper cogliere la bellezza e la ricchezza che sono dentro di noi.

Mia figlia ha una cara amica che ha una gran bella casa, immensa, sulle colline del lago. Diverse volte mi ha chiesto – come mai non abbiamo una casa così grande e bella? –
La risposta è molto semplice – noi non possediamo la ricchezza della sua famiglia -.

Un giorno, tornando da casa di questa amica mi ha raccontato che durante una passeggiata nel bosco lì vicino ha notato una viola bellissima, del suo colore preferito. Mia figlia guarda sempre il mondo con meraviglia e stupore. Ha chiamato la sua amica per condividere la bellezza e la gioia che quel piccolo fiore era in grado di trasmetterle, ma la risposta della bambina è stata: “mi hai chiamata fin qua solo per un fiore?”

Dobbiamo saper cogliere la bellezza che portiamo dentro di noi

Durante il racconto ho colto un sentimento di frustrazione nella voce e nello sguardo di mia figlia e questo mi ha fatto riflettere.
Ciò che quella bambina non è stata in grado di riconoscere è la vera ricchezza, quella che ognuno di noi porta con sé ovunque vada.

La società in cui viviamo ci porta a pensare che sia giusto correre a destra e a sinistra per arrivare da qualche parte, e che quando ci arriveremo, se lo faremo, saremo felici. In realtà, però, una volta raggiunto l’obiettivo ci rendiamo conto che non la vita non è migliorata di un istante. Tutto ciò di cui avevamo bisogno ce l’avevamo lì con noi dalla nascita: la nostra capacità di riconoscere la bellezza.

Quel fiore è sempre stato nella nostra testa, mai fuori. Quel fiore è l’unica cosa che ci può salvare dal meccanismo malsano che ci fa credere che là fuori ci sia sempre la felicità.
Questa idea è un concetto delineato dalle persone che non sanno guardare un fiore e apprezzarne la sua intrinseca bellezza.

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