Pensate sia possibile esistere senza lasciare indizi del proprio passaggio?

Vivere è un po’ come cercare di attraversare il deserto sulle proprie gambe: per quanto il nostro passo possa essere leggero, per quanto possiamo impegnarci per evitare che qualcuno segua le nostre orme, in qualche modo lasceremo sempre delle tracce dietro di noi.

Ognuno ha il suo percorso, strade da percorrere diverse dalle nostre ma ugualmente importanti. Quando incontriamo qualcuno una parte della sua strada si sovrappone alla nostra e viceversa.
Nel corso della vita veniamo a contatto con centinaia, migliaia di orme lasciate dalle persone che hanno vissuto anni prima di noi, senza le quali non saremmo ciò che siamo in questo momento. A nostra volta le tracce che personalmente lasciamo verranno utilizzate come fondamenta per gli uomini che dovranno arrivare dopo di noi. Questo è un processo naturale.

Il tempo è solamente un concetto relativo.

Esso non scorre in una sola direzione, ogni istante presente e futuro è legato da un filo sottile e invisibile. Nonostante la nostra vita sia un semplice battito di ciglia nei confronti nell’esistenza dell’universo, la nostra presenza è essenziale e fondamentale per l’esistenza del tutto.

Esistere significa essere responsabili della propria esistenza? Abbiamo un compito ben più ampio, più profondo e importante:

Essere garanti del futuro del mondo.

Le nostre azioni, la nostra essenza non smette di esistere con la nostra morte; viene tramandata da ciò che le persone attorno a noi hanno ereditato dall’esperienza avuta con noi.

Se è vero che una goccia di pioggia non è in grado di scalfire una pietra, miliardi di gocce possono creare un fiume e spaccare una montagna. Il vostro scopo è essere promotori del cambiamento.

Essere dei difensori della speranza che un mondo migliore è possibile.

Poiché nonostante le avversità la speranza non può essere sconfitta.

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