La cosa fondamentale che bisogna comprendere è che tutti quanti pensano che il denaro sia protagonista della nostra esistenza, che la sua presenza sia sufficiente a sistemarci la vita.
In verità, se vi fermate un secondo a riflettere, vi accorgerete che esso non è altro che un mezzo di scambio che ci serve per migliorare il baratto. Un meccanico che ha bisogno di pane fresco, non può recarsi da un panettiere diverso ogni mattina chiedendo se hanno bisogno di una controllata ai freni. Sarebbe una perdita di tempo.
Per ottimizzare i tempi, come società, abbiamo inventato un sistema di scambio virtuale; la cartamoneta ci ha permesso di semplificare di molto questi processi lunghi e confusi.
Con il corso del tempo, però, qualcosa è cambiato: il denaro ci ha reso schiavi. Esso ha iniziato a diventare sempre più protagonista nelle nostre vite, abbiamo cominciato a vederlo come uno scopo, non come un mezzo per raggiungere un fine.
Tutti vogliamo raggiungere degli scopi, ma senza il denaro tutto ciò che facciamo improvvisamente ci appare non essere possibile.
Sapete cosa non sono in grado di fare le banche di direzione centrale?
Chiedete alle agenzie che si occupano di creare le banconote di stampare un sorriso, di stampare gli alberi, di stampare degli ingegneri, di stampare uno sguardo sul mondo, di stampare la felicità.
È per questo che invece di andare a cercare un posto fisso, un poso sicuro e tutelato come giustificazione per avere uno stipendio, dovete iniziare a coltivare la vostra professionalità, la vostra passione nel creare.
Perché nel momento in cui ci si dedica seriamente a dare forma a qualcosa di solido, un prodotto che permette a voi stessi di offrire al mondo un servizio, di portare un nuovo significato, in quel momento diventiamo emancipati dal denaro. Tutto è legato a ciò che possiamo produrre come persone: l’ingegno del generare qualcosa che porterà la società al cambiamento, ad aggiungere un nuovo tassello.
Sono le entrate che otteniamo oggi, sono i sacrifici che portiamo avanti cercando di valorizzare ciò che siamo, i fattori da cui deve derivare la nostra felicità.
Sono le attività in cui ci riteniamo confidenti e in cui sei maggiormente competenti che possono permetterci di essere sereni e liberi.
Tutto gira attorno alla vostra personale capacità di comprendere ciò che volete essere, al percorso che volete intraprendere, alla storia che decidete di raccontare.
Certo, è difficile riuscire a creare qualcosa di proprio mentre dobbiamo combattere un milione di altri problemi che quotidianamente ci abbattono, ma non bisogna farsi scoraggiare. Le opportunità vanno create anche quando le condizioni sono avverse: con pazienza e buona volontà sono sicuro che riuscirete a ritagliarvi uno spazio per essere veramente voi stessi.