Paura e ansia sono delle condizioni naturali, sono dei segnali che la nostra mente ci manda per non farci cogliere impreparati e per sviluppare le nostre necessità
“Negli stessi fiumi scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo”. Così più di duemila anni fa parlava Eraclito, il filosofo greco del panta rei, “tutto scorre”. Da sempre certe domande accompagnano l’uomo in tutta la sua storia.
Una di queste cerca di comprendere la vera natura cambiamento: che cos’è?
Tutte le cellule del corpo umano subiscono una sostituzione totale circa ogni quindici anni. Il nostro organismo, ciclicamente, affronta un processo di distruzione e rimpiazzamento delle sue componenti. Tutta la materia organica di cui eravamo fatti non è più la stessa.
Siamo ancora noi stessi?
Come è possibile mantenere una integrità, un’unità, se il materiale di cui siamo composti è stato sostituito completamente? Il tempo scorre rapidamente e ne abbiamo prova ogni giorno. Ci guardiamo allo specchio: qualche ruga in più che segna il nostro viso, capelli bianchi che aumentano, le unghie si allungano… insomma, osservandoci nel dettaglio probabilmente rimarremmo sbalorditi dall’imponenza dei piccoli cambiamenti.
Il cambiamento esteriore può sconcertare, ma paragonato a quello che accade interiormente non è nulla.
Ogni istante che viviamo, ogni esperienza che affrontiamo, un flusso intenso di informazioni ci attraversa inesorabilmente. L’accumularsi di queste esperienze genera un cambiamento in noi stessi nonostante la sua gradualità. Tutto questo è la base del processo evolutivo.
Vorremmo essere istantaneamente ciò che desideriamo e il nostro fallimento ci rende infelici.
Ritengo che il cambiamento sia inesorabile, il divenire è la forgia dell’esperienza umana. Purtroppo l’inevitabilità delle circostanze, come il cambiamento, può davvero spaventare.
Nella vita dobbiamo conciliare due aspetti cruciali della nostra esperienza:
- il “sé ideale” l’immagine di come desidereremmo essere e delle caratteristiche che vorremmo possedere.
- il “sé reale” ovvero l’immagine che possediamo di noi stessi all’interno della realtà attuale.
Punti di vista spesso inconciliabili tra loro.
Ciò che aspiriamo ad essere è spesso molto discostante da quello che siamo veramente. Ansia, sconforto, rassegnazione e infine dolore sono le sensazioni che questa differenza spesso ci genera. Vorremmo essere istantaneamente ciò che desideriamo e il nostro fallimento ci rende infelici. Il sentimento negativo, quella sensazione di terribile instabilità che spesso percepiamo, non è altro che l’avanguardia di un mutamento in corso.
Il moto primario del nostro miglioramento parte da questa sensazione.
È un sintomo della necessità di evolversi in qualcosa di diverso. Paura e ansia sono delle condizioni naturali, sono dei segnali che la nostra mente ci manda per non farci cogliere impreparati e per sviluppare le nostre necessità. Il nostro compito è quello di non soccombere alla paura, ma di accettarla e incanalare quell’energia al fine di suscitare in noi qualcosa di diverso. Il battito del principio. Le radici del cambiamento.