Nella quotidianità sentiamo spesso parlare di personalità:

Un individuo può essere gentile, intelligente, affascinante, violento, simpatico, e via discorrendo. Tutti sappiamo descrivere la personalità delle persone che conosciamo, o almeno siamo in grado di provarci.

Possiamo trovare facilmente moltissime etichette per dare nomi alle caratteristiche che contraddistinguono le persone che ci circondano; alcune di esse sono positive e ci portano a valorizzarle, altre, ovviamente, negative e ci inducono a svalutarle o a denigrarle.

Nonostante all’apparenza ci risulti semplice cogliere le implicazioni di queste etichette, esiste qualcosa che trascende le singole caratteristiche sulle quali ci sembra di avere delle idee molto precise: il modo attraverso cui questi attributi si fondono tra loro da vita ad un fenomeno unico nel suo genere e assolutamente irripetibile, l’identità individuale.

Ognuno di noi, dall’infanzia all’adolescenza, è chiamato a dare forma alla propria identità, a ciò che siamo interiormente. La personalità viene a costituirsi attraverso tutte quelle piccole influenze e esperienze, consapevoli ed inconsapevoli, a cui siamo esposti nel corso della nostra vita:
Il rapporto con i nostri genitori, con gli amici, le emozioni che esperiamo, il luogo in cui viviamo ecc…

Per la maggior parte delle persone la formazione dell’identità scorre regolarmente, priva di imprevisti. Crescendo sviluppano una personalità sana e funzionale che gli permette di essere dei normali membri della società.

Purtroppo non sempre questo è possibile:

esistono diversi fattori di rischio che possono modificare o incidere su questo processo portando un individuo a manifestare una personalità disfunzionale:

Eventi traumatici nell’infanzia, genetica, abusi verbali, elevata sensibilità, relazioni, ecc…

Questi sono alcuni dei domini che svolgono un ruolo profondo nella costituzione della personalità di un individuo.

A differenza di molti disturbi e difficile modificare radicalmente delle personalità disfunzionali: parliamo di una predisposizione molto profonda dell’interiorità dell’individuo che è radicata nella sua essenza più sommessa, in ciò che è.

Nonostante le personalità patologiche siano così resistenti al cambiamento non significa che non sia possibile intervenire o che non si possa vivere una vita normale.

Anzi, la psicologia ci insegna che ottenere dei miglioramenti è fondamentale al fine di migliorare la qualità della vita delle persone.

Photo by Mallory Johndrow / Unsplash

La psicoterapia permette di entrare in profondità, di sensibilizzare la società e permettere che le persone con disturbi di personalità non vengano emarginate, ma comprese e integrate.

La vera difficoltà che affrontano queste persone è l’incapacità di essere consapevoli della loro stessa condizione.

Provate ad immaginare di non sapere di essere affetti da una malattia:
Siete solo in grado di percepire che qualcosa non va, qualcosa non funziona. Siete in grado di vedere gli effetti ma la vostra mente vi suggerisce che siete assolutamente sani.
Eppure accusate un certo grado di sofferenza che non siete in grado di spiegarvi in alcun modo.
Non è difficile capire che le difficoltà che si incontrano possono essere enormi.

Diagnosticare e trattare i disturbi di personalità non è semplice nemmeno per dei terapeuti esperti e che possiedono una lunga esperienza, nonostante ciò molti ingenui hanno la tendenza a utilizzare i nomi di alcuni disturbi in modo gratuito e azzardato.

Se siete curiosi di scoprirne di più, ci sono molti libri che trattano l’argomento in modo approfondito e sufficientemente esaustivo.

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