Parto spessa da una domanda quando mi trovo a formulare dei pensieri. Oggi, la domanda me l’ha fatta una persona cara con la quale stavo passeggiando. Mi ha chiesto perchè ci ricordiamo sempre dei brutti avvenimenti della nostra vita e molto più raramente dei momenti di gioia.
Le motivazioni sono sicuramente molteplici, ma la risposta che mi sono sentito di dare è: “Per lo stesso motivo per cui passiamo la vita ad eliminare le cose brutte, speriamo basti per vivere momenti magnifici”.

Sembra un controsenso, pensiamo più spesso ai momenti negativi, nel mentre viviamo per allontanare ed eliminare proprio questi brutti pensieri. Invece le due posizioni si incatenano, si intersecano. A forza di pensare a come scappare, a come sfuggire dalle sofferenze, ci dimentichiamo di vivere le gioie della nostra vita. Non ci abbandoniamo a loro, siamo sempre orientati a cosa potrebbe accadere, come potrebbe crollare il nostro castello, cosa potremmo perdere ora. Una forma mentis orientata a debellare la vita.

È proprio questa attitudine a costruire percezioni negative, le alimenta. In una spiaggia piena di immondizia noi ci abituiamo, ci adattiamo, la rendiamo infelice normalità. Non sappiamo più come sia, una spiaggia pulita.
Non vediamo le cose meravigliose che ci ha donato la vita.

Bisogna iniziare a cambiare l’atteggiamento mentale, scoprire quello che la vita ci ha dato, orientarci a partire da tutte le meraviglie del mondo che ci gravitano attorno in ogni attimo della nostra esistenza. Spostare completamente il focus, dal preservare lo status e le comodità, al godimento delle possibilità. Invece scegliamo spesso di andare alla ricerca di qualcosa che ci protegga, sempre concentrati a pensare al peggio, alla paura. E così facendo troviamo solo qualcosa che ci distrugge.

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