Le interpretazioni danno forma e significato agli eventi

Nel corso della nostra vita, incontriamo miriadi di stimoli sensoriali. Ma questi stimoli sensoriali hanno un significato di per sé? No, acquisiscono significato grazie alle nostre interpretazioni, e queste interpretazioni sono personali e diverse per ognuno di noi perché ognuno di noi ha una sua storia.

Ogni evento che viviamo, ogni stimolo che percepiamo viene filtrato attraverso la nostra storia. Tutto nella realtà che vediamo e viviamo rispecchia in qualche modo il nostro passato. Questo ci permette però di vedere esclusivamente ciò che conosciamo. Per questo motivo, capire come liberarsi dal filtro del passato è fondamentale se vogliamo riuscire a dare nuovi significati alla realtà che ci circonda.

Come possiamo liberarci da ciò che conosciamo, da questa visione così limitata e filtrata della realtà per conoscere il nuovo, l’ignoto?

Esistono diverse modalità e percorsi per liberarsi di questo “filtro”.

  • La prima modalità è quella tipica dei sognatori e dei visionari: uscire, mettere in discussione che quello che vediamo non è la realtà ma solo una proiezione del nostro passato e costruire. In questo modo è finalmente possibile appunto costruire qualcosa di nuovo. Mettere in atto comportamenti nuovi che non sappiamo dove ci porteranno esattamente ma sicuramente stanno modificando il nostro passato e con esso il nostro presente e il nostro futuro.
  • La seconda modalità è invece quella che ci permette di modificare il passato guardandoci dentro. Il nostro passato non è altro che la percezione che abbiamo di esso. Molti descrivono il passato come un susseguirsi di eventi, senza rendersi conto che gli eventi di per sé sono descrittivi ma ciò che realmente conta non è quello che succede ma il significato che gli attribuiamo.

Il prezzo che dobbiamo pagare per essere liberi di cercare significati è quindi liberarsi dal filtro del passato attraverso l’incertezza dell’ignoto.

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