È estate, con la bella stagione cresce l’istinto che ci porta a intraprendere un viaggio.
Ho sempre adorato preparare le valige e partire per scoprire posti nuovi. Credo che lanciarci verso l’avventura sia una delle esperienze fondamentali per farci crescere come persone. Permetterci di incontrare le varie diversità del mondo e ampliare il nostro sguardo sulla realtà è basilare. Viaggiare lontano ci fa sentire connessi a qualcosa di più grande, ci rende parte di una storia più vecchia di noi. Ci arricchisce di valori e culture diverse e ci completa.
In un posto nuovo, mi piace incontrare le persone del posto
Di solito mi rivolgo ad abitanti locali, a camerieri nei ristoranti o persone di passaggio, a chiunque abbia qualche secondo da dedicare ad un turista. Mi metto a parlare con loro e ad ascoltare ciò che hanno da dire.
Nel corso del mio ultimo itinerario, mi sono trovato a dover attraversare una stazione dei treni: in un angolo c’era un senza tetto con i capelli arruffati ed uno spesso giaccone invernale. Non stava chiedendo l’elemosina, restava semplicemente fermo ad osservare tutto ciò che gli scorreva attorno. Allora ho deciso di domandargli se avessi potuto sedermi accanto a lui per fare due chiacchiere, per un po’ di compagnia mentre aspettavo il treno. Accettò con simpatia e mi pose molte domande sulla mia vita, sul mio percorso, su cosa mi aveva portato lì in quel momento. Quando gli chiesi la ragione di tutta la sua curiosità mi rispose che lui non era altro che un collezionista di storie. Mentre le altre persone rincorrevano qualsiasi cosa gli potesse portare una ricchezza monetaria istantanea, un guadagno veloce e immediato, lui aveva deciso di cercare qualcos’altro, qualcosa di diverso.
Collezionava le storie della gente
Raccoglieva le loro esperienze e tutto ciò che la sua memoria potesse immagazzinare. Quei racconti erano la sua più grande conquista e ne andava molto fiero. Mi disse che le persone abbandonano in discarica i vecchi computer da smantellare, senza rendersi conto che nei circuiti ci sono minerali preziosi, come il silicio e l’oro. Tutti i racconti che aveva raccolto nel corso degli anni non erano altro che una riserva segreta, un’ energia nascosta che le persone sono solite gettare e che lui, al contrario, apprezzava e non dimenticava. Non aveva bisogno di beni materiali per essere ricco.
Mi fece degli esempi incredibili raccontandomi di ciò che aveva appreso dalle storie e di quello che significavano per lui. Alla fine fui molto sorpreso di constatare che nei suoi occhi si riconosceva una perfetta ed equilibrata serenità.
Ho deciso di dedicare questa pagina a quell’uomo incontrato in stazione. Non dimenticherò la sua storia e cercherò di collezionare i racconti delle persone che incontrerò per poter imparare qualcosa di più su come funziona il mondo.
Non esiste nulla di più importante di sapere ascoltare e comprendere il pezzo della vita di qualcuno.
La reciproca comprensione nasce dalla volontà di condividere e accettare ciò che le altre persone hanno da dire.