Cos’è una bella vita? La risposta più semplice ed immediata tende al raggiungimento di privilegi e l’acquisto di accessori, l’essersi guadagnati la piscina in casa, un accesso preferenziale al lago, fare meno fatica possibile nella vita quotidiana, nel fare la spesa. La comodità. La mia risposta è prendere le distanze dal materiale e fare una scelta minimale.
L’accumulo di privilegi sembra la chiave della felicità mentre ci porta a cercarne sempre di nuovi da aggiungere, in un circolo vizioso infinito. Cucinare un piatto di pasta diventa così un atto di non ricchezza, necessitiamo di chi ce la possa cucinare. Vedo molte persone così, persone che hanno vissuto tanti privilegi in un diverso periodo storico, ma che non hanno mai investito nella loro felicità, imprigionati nel mondo delle cose.
Da sciocchi passiamo la vita ad accumulare oggetti esterni che ci rassicurano nell’immediatezza, cerchiamo di tenere viva la fiamma della vita con un accendino, senza creare le basi affinché il fuoco si sostenga da solo. L’accumulo ci pone in difetto di fronte all’idea della mortalità che finisce con il terrorizzarci. Per salvarsi da questa paura l’unica via è dare un senso alla propria vita, realizzare la propria esistenza, vivere per dare forma alla propria interiorità.
Il nostro sistema appaga l’immediato, non è strutturato per produrre persone sane e serene, ed è qui che entriamo in gioco noi, in controllo della nostra vita. Rifiutate i privilegi, fate una scelta minimalista, distanziatevi dal bisogno di possedere. Andate in bici al lavoro, coltivate la vostra parte invisibile, soddisfate la vostra sete di conoscenza. Alimentate le vostre riflessioni interiori, godetevi un tramonto, concedetevi meditazione; lavorando sulla vostra bellezza interiore vi accorgerete che non esistono problemi, ma modi di guardare le situazioni.
Inutile avere la piscina in riva al lago se di fronte alle avversità della vita rifuggite arrabbiati e urlanti perché il mondo intorno a voi non ha preso la direzione sperata. Siamo liberi di costruire la nostra vita quando non rimaniamo incastrati nei problemi del mondo ma lo lasciamo avvitarsi su se stesso così da poter costruire la nostra vita indipendentemente.