Il giudizio altrui è una falsa sicurezza.

Ti si vende una coperta calda e delle presunte certezze affinché tu faccia quello che gli altri si aspettano, svendendo così la tua professionalità, la tua identità, la tua personalità per delle piccole effimere soddisfazioni. Abituarti al saper stare da solo ti rende invece immune, ti insegna a non dipendere, ma a costruire rapporti veri.

Ridurre l’ansia sociale

Sei potenzialmente pieno di doti uniche, di risorse, di capacità, ma hai paura di farle conoscere agli altri per il timore di poter cadere, di poter sbagliare, e finisci con il regalare queste capacità in cambio di un finto sentimento di sicurezza, concedendo tutte le tue risorse; l’ansia sociale è un classico esempio di questo comportamento. Per la paura di poter essere solo, di non essere compreso, finisci con l’uccidere la tua autonomia. Inizialmente è una scelta che sembra funzionare, ma è come l’oppio: crea un contesto morbido in cui estraniarsi dal dolore che però finisce con il tornare, creando sempre più bisogno. Forse perché il piacere non può essere separato dalla sofferenza; la nostra autonomia nasce anche da momenti difficili, un passo alla volta.

Impara a stare solo

Un’identità basata su ciò che si aspettano gli altri non serve a nulla. Molta gente che conosco mi dice di esser rimasta sola ed io non me ne sorprendo, era solo una questione di tempo, erano rapporti non sinceri, basati sul bisogno di non essere soli. Abituarsi alla solitudine, al saper stare con se stessi è il modo per creare rapporti veri e meravigliosi. È nella sofferenza che i rapporti esistenti si rafforzano e quelli che non ci appartenevano vengono spazzati dalla tempesta. Quelli che vengono distrutti dalle difficoltà è perché sono basati sulla comodità, sull’utilità fine a se stessa. Cibatevi invece di difficoltà, di confronti.

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