Qualche giorno fa mi trovavo in un’enoteca.
Un intenditore di vini spiegava come il vino si possa davvero assaporare solo attraverso i ricordi.
È vero, e vale anche per la vita.
Ho fatto delle riflessioni e mi sono domandato se effettivamente un neonato possa vedere lo stesso tramonto che osserva un uomo pieno di rughe e di esperienze di vita.
Viviamo la nostra vita solo attraverso i ricordi.
Qualche giorno fa stavo andando in bicicletta con mia figlia.
Ero al mare ed ha iniziato a piovere.
Mentre la pioggia cadeva sulla nostra testa e tutti scappavano io rallentavo ed ascoltavo i profumi di timo e pino mischiato all’acqua piovana.
“Perché papà non scappiamo?” mi chiese Giorgia.
“Perché si stanno formando i nostri ricordi e noi non ce ne stiamo rendendo conto”
Dopo un’esperienza che piano piano diventa ricordo, il nostro cervello sarà un universo più ampio più ricco e più in armonia con il mondo.
L’armonia la troverai quando il tuo cervello e la tua anima danzeranno con il mondo come una conchiglia con il mare o un gabbiano con il vento.
Noi e il mondo diverremo la stessa cosa.
Se per qualche motivo togliessi i ricordi e le esperienze dalla nostra vita, anche quelle dolorose, il nostro cervello diventerebbe un luogo rigido, pigro e spigoloso.
Man mano che viviamo e conosciamo la vita il nostro cervello danzerà con le onde, si modellerà nel fluire.
Diverrà rotondo e armonico come un pino marittimo prenderà la forma del vento che lo ha modellato.
Non saremo più in conflitto con il mondo ma saremo in armonia con lui.
E’ un processo lento e infinito che ci porterà a quella che chiamano la felicità del saggio.
E se togliessimo il nostro cervello, cosa rimarrebbe?
Rimarrebbero solo due occhi vuoti.
Sono sempre dell’idea che non esiste un mondo separato da noi, ma che noi filtriamo il mondo attraverso le nostre strutture neuronali, le nostre esperienze.
Il fine è quello di compenetrarci con il mondo e lui con noi, fino a trovare un armonia, la stessa armonia che c’è nell’universo, dove un fiore è legato ad una stella come diceva Leonardo.
Il mondo rimane unito perché le nostre esperienze, formatesi lentamente dentro di noi lo fanno rimanere unito, perché attraverso il nostro sguardo siamo in grado di filtrare le onde del mondo e dare un senso ad esso: “Lo specchio della nostra anima”.
Forse il mondo non esiste ma esiste solamente la percezione di esso, e la percezione di esso è quello che chiamiamo mondo.
A questo punto mi domando:
Quando perdiamo le persone care, dove possiamo trovarle?
Nell’unico luogo dove nessuno lo immaginerebbe.
Nel nostro sguardo, proprio li mentre stiamo percependo le onde del mare.
La nostra storia si ricapitola nell’istante presente mentre stiamo vivendo.
Ecco perché diamo al mondo il significato che noi siamo e anche se andassimo sulla luna o nel luogo all’apparenza più bello del mondo non potremmo scappare da noi stessi.
Le stelle sono fatte della nostre esperienze, e noi siamo polvere di stelle, e più quelle esperienze sono cicatrici profonde nella nostra vita, più il mondo che incontriamo tutti i giorni avrà un profumo e un sapore profondo.
Ecco perché quando cambia il tuo sguardo sulla stella in qualche modo stai modificando la stella, anche se all’apparenza non vedi gli effetti.
Penso sia come il fulmine che anticipa il tuono.
Se cambia il tuo desiderio sul mondo lo stai cambiando.
Ma gli effetti li vedi solo dopo, arrivano in ritardo.
La maggior parte della gente passa il tempo a modificare la realtà esterna per poi non modificare nulla, poiché le conchiglie tornano al mare perché sono il mare.
Se noi siamo il mondo non serve a nulla modificare la realtà esterna. Sì, è vero, comporta effetti immediati. Ma non duraturi.
Se invece scelgo di provare modificare la mia consapevolezza, nel breve non vedrò nulla, ma sul lungo termine il mondo esterno e la mia consapevolezza si compenetreranno come il fiore e le api.
Tutto quello che nasce dal tuo cambiamento interiore si forma lentamente ma vi assicuro che nessuno potrà portarvelo via una volta formato, poiché è vostro e nessuno può perdere ciò che vi appartiene.
Se invece modifichi la realtà esterna ma questa realtà non è in sintonia con il tuo spirito la perderai, perderai ogni ricchezza che non nasce dal tuo spirito.
Quindi non cercate risposte esterne, nel bene e nel male non serve a nulla.
Tutto accade ancora prima di accadere. Proprio come Michelangelo scolpiva qualcosa che c’era già dentro di lui.